San Massimiliano Kolbe. Don Maurizio Ciccarese accolto nella nuova comunità parrocchiale

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tratto dal quotidiano telematico PORTALECCE

Nel giorno dedicato alla memoria di San Pio da Pietrelcina, l’arcivescovo Michele Seccia, nella chiesa parrocchiale di San Massimiliano Kolbe in Lecce, ha presieduto la solenne concelebrazione eucaristica per l’insediamento di don Maurizio Ciccarese, proveniente dalla parrocchia leccese del Cuore Immacolato di Maria.

 

 

Dopo il saluto liturgico del vescovo, il cancelliere ha letto il decreto di nomina del nuovo parroco, il quale, subito dopo, ha asperso l’assemblea e incensato la mensa eucaristica.

Nell’omelia il vescovo ha sottolineato l’importanza dell’obbedienza e della preghiera. Ha detto: “vi presento un buon parroco, lo affido alla vostra preghiera, perché diventi un ottimo pastore”. Poi rivolgendosi a don Maurizio ha affermato: “trovi un quartiere grande, con tante attività, e di grande fede, perché vedere sempre la chiesa gremita, è segno di un cammino delle famiglie nell’ordinarietà della vita pastorale”.

“La Chiesa universale e la parrocchia in particolare – ha detto ai numerosi fedeli intervenuti – è luogo in cui si perpetua il messaggio di Cristo al mondo, luogo in cui ci si salva, sacramento che continua a trasmettere l’amore di Dio a noi uomini. Mediante l’evangelizzazione e la catechesi, la liturgia e la preghiera, la vita di comunione nella carità, essa offre gli elementi essenziali del cammino del credente verso la pienezza della vita in Cristo. La crescita umana e spirituale di ognuno di noi consisterà nella ricerca costante di Dio che ci fa scoprire la bellezza di essere stati amati e creati da Lui. Siate dunque un corpo solo e un’anima sola col vostro nuovo parroco, pur nella diversità dei gruppi e dei carismi”.

Don Maurizio. Al termine del suggestivo rito di immissione canonica, ha ringraziato il vescovo, per aver pensato a lui come guida e pastore di una realtà di periferia, ma più grande e complessa. E citando San Massimiliano Kolbe ha affermato: “chi obbedisce non sbaglia mai”. “Continua il mio ministero nel segno di Maria che ci lega e mi lega a San Massimiliano. È lei che ci sostiene, e ci fa diventare veri discepoli e testimoni credibili. Desidero valorizzare le celebrazioni e i percorsi presenti in questa porzione santa della Chiesa. Un solo cuore, un solo Spirito. L’Eucarestia è la nostra sorgente”.

Il nuovo parroco ha poi rinnovato la sua gratitudine e il suo affetto filiale all’arcivescovo e ai confratelli sacerdoti e ha ricordato a tutti i fedeli che essi sono le vere pietre preziose della Chiesa.

 

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